Da Le musiche, libro I (1609). Dove potrò mai gir tanto lontano ; Fresche erbette novelle
Da Le musiche, libro II (1615). Chi nudrisce tua speme ; Langue al vostro languir, l'anima mia ; Voi baciatrici, saettatrici ; La mia filli crudel spesso mi fugge ; Ecco filli mia bella ; Su, su, prendi la cetra ; O leggiadri occhi, begli occhi miei cari ; Ardo, lassa, o no ardo? ; Ma se non è piacer ; Ma se quest'è pensier ; Colpa mia fora ben ; Amo o non amo? Ahimé! ; Io gelo, dunque io ardo ; E' gentil cosa Amor ; Anzi amiamo e speriamo.